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Industria 4.0

Forum Software Industriale: tra fabbrica e “fabbrichetta”

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Volevamo preparare, e avevamo cominciato a scrivere, un blog post per raccontarvi la nostra esperienza come partecipanti-visitatori alla prima edizione del Forum Software Industriale. Un evento davvero molto interessante per rimanere aggiornati e fare il punto della situazione sulle tecnologie abilitanti in ottica smart manufacturing.

Avevamo quindi in programma un report degli interventi e delle tematiche affrontate, per poter aggiornare anche gli assenti sui trend del futuro. Mentre riportavamo i temi degli speech, però, ci siamo imbattuti nelle “risposte alle domande del pubblico”, la parte più stimolante dell’evento. E’ così! Il valore aggiunto che ci siamo “portati a casa” dal Forum Software Industriale, sono gli spunti di riflessione emersi nel corso degli approfondimenti tecnologici.

Forum software industriale: un importante momento di riflessione

Partiamo allora da una domanda del pubblico rivolta a Patrizia Cavallo, Key Account Manager for Industry 4.0 MES di Brick Reply e allarghiamo la riflessione. In breve la questione era la seguente: “Si fa un gran parlare di Industria 4.0 e di smart manufacturing e ogni volta che l’argomento viene affrontato, sembra che le aziende all’ascolto, in questi anni, non abbiano messo in atto nessun tipo di innovazione nei propri processi produttivi. Ma ci sono  anche aziende da sempre all’avanguardia rispetto ai temi dell’innovazione; come devono porsi nei confronti dello smart manufacturing? In che modo possono trarne beneficio se hanno già avviato processi di innovation tecnology? Come si colloca l’Industria 4.0 nei confronti della fabbrica e della “fabbrichetta”?

É una domanda articolata a cui di sicuro non è possibile rispondere in maniera esauriente in poche righe. Ma prendendo spunto dalle considerazioni fatte durante l’evento e dalla replica della relatrice, abbiamo provato a strutturare una nostra risposta in merito, una sorta di vademecum per capire in che modo affrontare le sfide lanciate dalla quarta rivoluzione industriale. Innanzitutto è necessario porsi questa domanda: “Conosco il mio processo produttivo?”. Da qui seguono una serie di azioni da avviare in base alle risposte, che abbiamo cercato di riassumere nell’immagine sotto.

Come prepararsi alla digital innovation

È quindi chiaro che parlare di soluzioni innovative-digitali per l’industria manifatturiera è tutt’altro che scontato e ripetitivo. La percezione che si ha, di sentire continuamente parlare dell’industria 4.0 come di un’opportunità imperdibile per le aziende è dovuta a due motivazioni. In primis la questione economica: molte soluzione tecnologiche, infatti, sono disponibili oggi a prezzi davvero convenienti. Basti pensare al costo di un sensore, in passato sarebbero stati necessari investimenti consistenti, oggi, con qualche centinaio di Euro è possibile acquistare soluzioni efficienti e funzionali al 100%. La seconda motivazione, invece, è più complessa e articolata, e riguarda il fatto che quando si parla di opportunità di innovazione, si dà per scontato che chi è all’ascolto conosca perfettamente il processo produttivo di partenza e abbia ben chiari ambiti di intervento e obiettivi da raggiungere.

In questo senso il punto di partenza è sempre l’adozione di una soluzione capace di migliorare le proprie performance. In realtà, come hanno testimoniato diversi consulenti aziendali presenti al Forum, capita spesso che, presi dall’entusiasmo dell’investimento facile, al grido di “minimo sforzo e massimo risultato” si finisca per adottare soluzioni digitali, senza saperne poi coglierne davvero i benefici, o per mancanza di skills, o per mancanza di risorse.

Prendiamo per esempio il caso di un’azienda che decide di adottare per il proprio plant, un robot di ultima generazione, per automatizzare il processo produttivo. Se prima dell’inserimento effettivo non si è avviata un’analisi preliminare, volta a raccogliere i dati e le condizioni di produzione prima dell’inserimento dell’innovazione, probabilmente l’azienda in questione difficilmente percepirà il miglioramento. Il robot potrebbe per esempio essere inserito in una linea di produzione in cui lavorano operatori non particolarmente aggiornati dal punto di vista tecnologico; oppure in una linea in cui sono presenti macchinari datati, che necessitano di frequenti manutenzioni. In entrambi i casi il miglioramento atteso sarà sicuramente superiore rispetto a quello reale.

L’importanza dello studio preliminare

Questo rappresenta, a nostro avviso, davvero il punto fondamentale per parlare di innovazione tecnologica: la preparazione al cambiamento. Senza una buona preparazione al cambiamento e senza la piena conoscenza e consapevolezza dei propri processi di partenza, qualsiasi innovazione apportata avrà un impatto minore rispetto alle sue reali potenzialità. Per questo motivo, appuntamenti e momenti dedicati alla formazione e all’informazione, come il Forum Software Industriale, rappresentano occasioni imperdibili per approcciarsi adeguatamente alle tecnologie abilitanti.

L’adozione di software per il monitoraggio della produzione, in particolare di MES o MOM, l’applicazione di dispositivi IoT e del machine learning, così come la capacità di sfruttare al meglio l’AI all’interno dei processi produttivi, hanno rappresentato i temi principali dell’evento e la presentazione di case study di successo ha contribuito a rendere queste innovazioni ancora più vicine ed integrabili nei processi produttivi delle PMI del settore manifatturiero.

Ai molteplici spunti interessanti trattati nel corso dell’appuntamento, si è però aggiunto anche un importante monito da parte del Dr. Fabio Massimo Marchetti, presidente WG Software industriale – Anie Automazione, una sorta di chiamata alle armi per rimarcare l’importanza della trasformazione digitale: “La digital transformation non é un’opportunità, é una necessità. La filiera chiede dati, chi resta fuori rischia di rimanere indietro”. Anche la puntualizzazione del Dr. Marchetti si è trasformata in un importante spunto di riflessione. Tutto sembra suggerire che “il momento è adesso”, e potrebbe davvero essere così. Se già da qualche tempo le aziende più reattive hanno saputo abbracciare correttamente la digital innovation attraverso le soluzioni abilitanti proposte dall’industria 4.0, i risultati saranno presto visibili e sarà ipotizzabile un progressivo miglioramento di performance. Dall’altra parte, per chi non è ancora pronto, si prospettano tempi duri e futuro incerto.